Torsione del testicolo e dell’Idatide
Crisi subtorsive di gonade o idatidi inducono dolore testicolare ricorrente.
La gonade molto mobile è predisposta a tali crisi che il paziente può tollerare per anni fino ad una crisi maggiore che lo spinge ad una visita urgente.
Spie del rischio di torsione possono essere la tendenza del testicolo a risalire nel canale inguinale. Ciò può capitare durante i rapporti sessuali o in occasione di immersioni in acqua fredda.
Il dolore in occasione di una torsione è molto forte e il testicolo spesso gonfio e arrossato simulando un’infezione. La diagnosi si effettua con un’ecodoppler testicolare che, in caso di torsione in atto, può rilevare l’assenza di circolazione arteriosa nel testicolo.
Una diagnosi precoce evita l’intervento in questa fase detta acuta, che, se effettuato oltre le 4 ore, potrebbe essere tardivo con conseguente necrosi della gonade per ischemia protratta.
Posizioni anomale del testicolo devono indurre ad una visita dall’andrologo che può verificare la presenza di alterazioni strutturali ecografiche segni di pregresse torsioni.
In caso di rischio elevato può essere utile un intervento chirurgico di fissazione del testicolo.
Spesso però un dolore testicolare non è causato da una torsione ed il rischio è di operare inutilmente un testicolo che non è realmente mobile.
Tra le cause di dolore scrotale che simulano una torsione del testicolo c’è la torsione dell’idatide di Morgagni. Meno pericolosa ma molto dolorosa, questa può essere riconosciuta come una piccola formazione fortemente dolente in prossimità del caput dell’epididimo. Non vi è una reale urgenza di intervento ma è importante una diagnosi esatta per distinguerla da episodi che coinvolgano il testicolo.