(Cartoon by Punelli 2021)
Studi degli anni 70 avevano dimostrato che i detenuti che avevano commesso atti violenti durante l’adolescenza avevano un testosterone più alto. Tali dati sono stati confermati recentemente. Un testosterone più alto è associato ad un comportamento maschile più aggressivo e portato alla prevaricazione e alla dominanza.
Questo ormone viene liberato nel sangue con un ritmo giornaliero che raggiunge la massima concentrazione al mattino e si riduce la sera. E’ stato scoperto che coloro che partecipavano ad una competizione elettorale con il candidato risultato vincitore, appena conosciuto l’esito dell’elezione mantenevano alto il testosterone anche la sera.
Finalmente sta emergendo come il Testosterone sia un ormone fortemente influenzato dalle circostanze tanto quanto il cortisolo, ormone dello stress. Molti stimoli esterni sono in grado di mantenerlo alto o farlo salire scatenando la reazione aggressiva.
Abbiamo scoperto che la sua produzione nell’organismo non proviene solo dai testicoli ma anche dai neuroni della corteccia cerebrale prefrontale. Queste aree controllano l’amigdala nel sistema limbico potenziando la risposta emotiva. In tal modo tanto testosterone può far crescere la rabbia così come può cancellare la paura.
Il maschio con tanto testosterone non teme le punizioni e procede nel suo proposito aggressivo.
Al contrario si è visto che il cortisolo, che sale lentamente quando il soggetto è sotto stress, fa crescere la paura e riduce l’aggressività, facendo crollare il livello di testosterone.
Quale insegnamento scientifico possiamo trarre nel quotidiano?
Se avete a che fare con un figlio o con un compagno aggressivo (non si può escludere che il concetto possa valere anche per una donna) non serve la minaccia della rappresaglia. Ad esempio, la minaccia di non versare più la paghetta al figlio adolescente non avrà alcun effetto. Tanto meno il rischio di non poter uscire di casa o non avere accesso al cellulare per alcuni giorni.
Esiste invece una strategia ormonale altamente efficace: aumentare il livello di cortisolo. Per ottenere ciò serve uno stress non necessariamente elevato ma continuo come avviene quando un genitore controlla il figlio costantemente fino allo sfinimento oppure quando un partner commenta le azioni del compagno fino a risultare insopportabile.
Un esempio pratico:
Ogni giorno ascoltiamo storie di una ex fidanzata ormai lontana che riceve ancora le attenzioni ossessive dell’ex compagno che non ha accettato la separazione. Il compagno la pedina, la cerca, la chiama costantemente finché lei decide di minacciarlo e poi di denunciarlo, senza alcun risultato.
Suggeriamo a questa ragazza di portare i flussi ormonali a proprio vantaggio con una nuova strategia. Invece di negarsi, può rispondere al telefono esclamando che si aspettava una telefonata più interessante. Anzi pensandoci bene si aspettava anche un regalo. Al momento dello scambio il regalo deve risultare molto deludente ed essere fortemente criticato. Eventuali incontri successivi saranno occasioni propizie per criticare pesantemente, può esclamare che la maglietta che lui indossa ha sempre un cattivo odore, ricordare che lui ha sempre quello strano modo di mettere il piede piegato all’esterno quando cammina, come un papero. Eventuali ulteriori incontri dovranno avere la stessa connotazione negativa ed una critica feroce pur non dichiarando apertamente la volontà di allontanarsi.
Un atteggiamento ipercritico costante è capace di generare uno stress potente e abbattere il testosterone più forte. Entro pochi mesi il compagno ossessivo diventerà probabilmente sempre più stressato e distaccato.
E’ una strategia che richiede tempo e pazienza ma risulta vincente nel medio periodo.
Questa è la modalità per creare sempre maggiore distacco nei confronti di una persona, che sia un partner, un figlio o un collega. Basta agire sugli ormoni nel modo giusto. Al contrario, se si vuole incrementare il legame, è importante allontanare i pensieri di giudizio e di critica.
Esistono altri metodi capaci di attenuare l’aggressività. Essi si avvalgono del potenziamento della serotonina, ormone che abbatte il testosterone. Ma richiedono un percorso che deve essere guidato e insegnato e di cui potete capire qualcosa leggendo il libro il vero sesto senso, edizioni Manfredi. Oppure fatemi sapere se siete interessati al prossimo libro che è in attesa di uscire e fornisce un pò di spunti su come guidare gli ormoni a proprio vantaggio per una vita felice.
Buona lettura.
Autore: Mario Mancini
https://dottormancini.com/Dott. Mario Mancini, Andrologo. Ospedale San Paolo di Milano.
Per 20 anni mi sono occupato di maschi adulti e anziani, dei loro problemi di infertilità, di disfunzioni sessuali, di infiammazioni croniche, di crescita della prostata e di alterazioni ormonali. Ho spaziato dall’endocrinologia alla microchirurgia andrologica per arrivare alla sessuologia.