Vaccinazione bimbo

Papillomavirus e vaccinazione HPV nel maschio

L’infezione da Papillomavirus (HPV) è la più comune infezione trasmessa per via sessuale. Negli Stati Uniti, la metà degli uomini e delle donne che hanno rapporti sono venuti in contatto con l’HPV. 

L’infezione è presente nel 40% della popolazione generale con la maggiore prevalenza nell’Africa sub-sahariana e in sudamerica. (Barzon, 2010) 

E’ coinvolto prevalentemente il ceppo 16

La maggior parte delle forme di cancro del pene e dell’ano sono associate ad infezioni da HPV. (Frisch, 1997) I maschi hanno una maggiore probabilità di una diffusione orale del virus. Inoltre i maschi infettati aumentano i rischi di cancro della cervice uterina nelle donne con cui vengono in contatto. (Reiter, 2010)

Recenti evidenze dimostrano la presenza del virus anche nello sperma dei maschi infetti, con alterazione dei parametri seminali e con riduzione del potenziale di fertilità  maschile. (Foresta 2011)

Il trasferimento del DNA virale nelle cellule dell’utero e nell’embrione potrebbe essere responsabile di una riduzione anche della fertilità femminile. (Chan, 2000)

Il vaccino quadrivalente utilizzato di routine negli USA dall’età di 11 a 21 anni, ha dimostrato una protezione del 90% contro l’infezione da diversi ceppi del virus (6,11,16 e 18). 

L’accettabilità del vaccino nell’uomo è stata stimata dal 33 al 78% a seconda delle varie casistiche, rispetto al 50-100% delle donne.

In assenza di metodi di lavaggio adatti ad eliminare il virus dallo sperma dei maschi infetti, la vaccinazione sembra la migliore strategia anche per un miglioramento della fertilità maschile. 

In base a questi dati in costante aumento, è auspicabile una diffusione della vaccinazione maschile soprattutto in alcune aree urbane a maggiore rischio. 

In una recente consensus delle maggiori società scientifiche italiane si è concordato sulla necessità di somministrare il vaccino al maschio attorno ai 12 anni di età. Il preparato in commercio è somministrabile dai 9 anni. 

La somministrazione è solitamente in 3 dosi da assumere intramuscolo nell’arco di 1 anno.

Effetti collaterali sono solo nel sito d’iniezione e raramente compare cefalea. 

  

Bibliografia: 

Frisch M, Glimelius B, van den Brule AJ, et al. Sexually transmitted infection as a cause of anal cancer. N Eng J Med 1997;337:1350–8. 

Reiter PL, Brewer NT, Smith JS. Human papillomavirus knowledge and vaccine acceptability among a national sample of heterosexual men. Sex Transm Infect 2010;86:241–6. 

  1. Barzon, V. Militello, S. Pagni et al., “Distribution of human papillomavirus types in the anogenital tract of females and males,” Journal of Medical Virology, vol. 82, no. 8, pp. 1424–1430, 2010. P. J. Chan, “Sperm-mediated DNA transfer to cells of the uterus and embryo,” Molecular Reproduction and Development, vol. 56, supplement 2, pp. 316–318, 2000. 
  2. Foresta, C. Patassini, A. Bertoldo et al., “Mechanism of human papillomavirus binding to human spermatozoa and fertilizing ability of infected spermatozoa,” PLoS ONE, vol. 6, no. 3, Article ID e15036, 2011.

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