La differenza nel volume dei testicoli ha una forte associazione con il varicocele ed è noto l’effetto dell’ipotrofia testicolare sinistra sulla fertilità. (Jungwirth et al. 2012).
Esiste una forte correlazione tra la conta spermatica totale e il ridotto volume del testicolo sinistro in maschi al quinto stadio di sviluppo puberale secondo Tanner. (Diamond et al. 2007). Infatti, maschi tra i 12 e i 17 anni con ipotrofia testicolare sinistra hanno mostrato parametri seminali compromessi. (Guzel et al. 2015).
Una differenza nei volumi dei testicoli superiore al 20% sembra essere associata con una ridotta conta spermatica in adolescenti e in giovani adulti con ipotrofia testicolare sinistra. Sono risultate compromesse anche la motilità e la percentuale di spermatozoi normali. (Waalkes et al. 2012)
Una recente metanalisi suggerisce chiari vantaggi dell’intervento chirurgico nel ridurre l’ipotrofia testicolare quando la differenza nei volumi sia maggiore o uguale al 10% in bambini e adolescenti con varicocele. (Diamond et al. 2007).
Non è peraltro sicuro che il ridotto volume testicolare sinistro sia l’unico elemento patogenetico a giustificare l’alterazione dello sperma negli adolescenti, seppure l’intervento migliori sia il volume del testicolo che lo sperma.
E’ stato riportato un significativo incremento del numero di spermatozoi dopo varicocelectomia negli adolescenti. (Chu et al. 2017) Eppure è emerso recentemente che il miglioramento seminale negli adolescenti sia avvenuto anche se l’asimmetria testicolare è rimasta invariata. (Cayan et al. 2002)
Finalmente abbiamo verificato in studi di confronto con gruppi di controllo, effettuati in adolescenti operati tra 12 e 18 anni, che lo sperma migliora perché i tubuli sono in grado di rilasciare un numero superiore di spermatozoi per ogni unità di volume del testicolo. Ciò è indipendente dal volume del testicolo ed è particolarmente importante durante la crescita.
E’ chiaro quindi che i testicoli che stanno crescendo nel bambino hanno una maggiore capacità produttiva se in assenza di varicocele, laddove al contrario la presenza del varicocele durante la crescita frena la capacità produttiva dei testicoli fino a portare all’infertilità.
Possiamo supporre che il momento migliore per proteggere la spermatogenesi sia durante lo sviluppo, così come altre funzioni corporee.
Operare il varicocele nell’adulto, una volta che i problemi di fertilità si sono già manifestati, non sembra così efficace: i parametri seminali migliorano in circa il 50% dei casi, e la percentuale i paternità non è molto superiore rispetto ai pazienti non operati. (Chehval & Purcell 1992).
Al contrario, in pazienti operati in adolescenza (15-19 anni) è stata riportato un tasso di concepimento tra l’85 e il 100% (Salzhauer et al. 2004; Pajovic & Radojevic 2013).
Quindi si ritiene necessario un intervento precoce prima della fine della pubertà per garantire il massimo sviluppo della spermatogenesi e preservare la fertilità del bambino e dell’adolescente.