La terapia con Testosterone migliora la sindrome metabolica a prescindere dalla dieta
Con il progredire dell’età ed in particolare In soggetti dopo i 45 anni, più diminuisce il testosterone più aumenta la prevalenza di sindrome metabolica. Un T basso è associato ad un aumento della glicemia, dei Trigliceridi, della circonferenza addominale, della pressione arteriosa, dell’efficienza insulinica, dell’indice di massa corporea (BMI). (Grosman H. Aging Male, 2014.)
Un testosterone basso si osserva nel 33% dei soggetti con diabete mellito di tipo 2 di età media di 54 anni. (Gibb FW. Clin Biochem. 2014)
Il trattamento con testosterone riduce tutti i parametri di rischio associati alla sindrome metabolica, migliora l’efficienza muscolare e la maturazione cellulare nel midollo osseo. (Yassin DJ. J Sex Med. 2014; Okada K. Aging Male. 2014) Un trattamento del maschio sovrappeso o con sindrome metabolica non può prescindere da una valutazione precedente del quadro endocrino. (Francomano D. Int J Endocrinol 2014)