L’ecocolordoppler del pene a Milano viene effettuato per identificare alterazioni delle arterie del pene. La loro ricerca è tra le più importanti nei disturbi dell’erezione.
L’esame viene effettuato in condizioni di flaccidità ed è quindi non invasivo e indolore. Esiste una correlazione ben precisa tra i flussi misurati in tali condizioni e quelli misurati dopo un’iniezione nel pene effettuata con un farmaco che induce una erezione.
Vista la stretta correlazione tra tali misurazioni è spesso inutile procedere alla iniezione per cui l’esame risulta comodo e rilassante per il paziente.
In condizioni di riposo vengono valutati sia l’endotelio delle arterie sia le ramificazioni. E’ pertanto possibile scoprire precocemente un danno vascolare che in futuro potrebbe estendersi alle arterie coronarie e carotidi. Essendo le arterie cavernose del pene più piccole, sono le prime spie di un danno arterioso generalizzato. Esiste una letteratura importante che dimostra che scoprire precocemente il danno arterioso del pene può prevenire futuri episodi di infarto del miocardio.
La scoperta precoce del danno apre la possibilità di una cura molto efficace attraverso trattamenti fisici mininvasivi della disfunzione erettile che non usano farmaci.
L’esame identifica anche eventuali alterazioni strutturali dei corpi cavernosi.
I corpi cavernosi hanno un aspetto ecografico caratteristico. Una loro alterazione può svelare la presenza di una fibrosi nel suo stadio iniziale chiamata malattia di La Peyronie che porta a dolore, deviazione del pene in erezione e la formazione di placche dure percepibili con le dita.
Anche in questo caso trattamenti mininvasivi del La Peyronie possono portare benefici senza effetti collaterali.