Non esiste una regola. E’ importante farlo con una certa regolarità per mantenere ben idratata la via genitale. Come ogni altro apparato, quello genitale ha bisogno di funzionare per mantenersi in salute. Un rapporto alla settimana potrebbe essere un buon ritmo per una buona salute sessuale, ma questo valore medio varia molto con l’età e con l’intesa di coppia.

Talvolta è legato a dolori nell’apparato genitale, ad una stanchezza eccessiva, ad un calo degli ormoni che si manifesta in particolare con il passare degli anni. In molti casi il motivo è psicologico ed è legato ad un rapporto non soddisfacente o a paure di incorrere in una gravidanza. Non ultimi anche traumi subiti in passato. Il problema si può risolvere ma va approfondito con uno specialista della materia, sia esso andrologo o ginecologo.

Il desiderio aumenta con il numero di rapporti. Altro modo è mantenersi in buona salute in quanto qualsiasi malattia cronica costringe l’organismo a dirottare le energie sulla gestione del problema in corso, distraendole dall’apparato genitale. Anche una eccessiva stanchezza fisica abbatte il desiderio per non parlare di uno stress prolungato. Soggetti che fanno turni di servizio massacranti o che vivono in ambienti di lavoro carichi di richieste, rientrano a casa con un livello di cortisolo elevato. Questo ormone dello stress è in grado di frenare la produzione di testosterone, di dopamina e di serotonina, tutti ormoni coinvolti in una buona risposta sessuale ed in una libido regolare.

La frenetica vita moderna relega i momenti di intimità alla fine di una giornata di stress e superlavoro. Spesso i partners non si parlano e hanno paura di mostrare debolezze e desideri intimi che risveglierebbero il desiderio. Se non siete in grado di comunicare liberamente, fate trovare per caso un biglietto sul cuscino del vostro partner e scrivete dove vi piacerebbe essere accarezzati o baciati. Potreste aprire un nuovo capitolo della vita di coppia.

Se i momenti di intimità sono fonte di stress e ansia, è necessario trascorrere un periodo dedicandosi solo ai preliminari. L’esclusione dei rapporti sessuali riporta la coppia in una zona di confort e di relax. Si possono scoprire zone del corpo piacevoli quanto i genitali. Spesso dopo anni di rapporti la fantasia si è ristretta. Cogliamo l’occasione per conoscere meglio l’altro.

In oltre il 50% dei casi i problemi di erezione sono causati da un disturbo organico. Spesso è un problema vascolare, più raramente ormonale o infiammatorio. Per ultimo c’è anche un problema psicologico. In un giovane con opportuni suggerimenti dati dallo specialista andrologo il problema si risolve. Nel soggetto adulto è necessario prima fare alcuni esami di sangue e strumentali per centrare la diagnosi e fare una terapia efficace. Quello che è importante è muoversi prima possibile per evitare una cronicizzazione del problema, in tal caso risulterà più difficile da risolvere.

Si possono usare ausili che potenzino le sensazioni a patto che entrambi i membri della coppia li gradiscano.

Le fantasie sono ben accette ed è giusto che rimangano una parte intima della nostra vita. Possono infatti essere di aiuto nei rapporti ma non sempre sono accettate dalla persona che vive con noi. Qualora vogliate renderle realtà vanno concordate con il partner.

Per scoprire questa parte importante del rapporto di coppia è necessario molto dialogo. La prima cosa da fare è conoscere il corpo dell’altro per identificare le zone piacevoli e quelle fastidiose. Le parti piacevoli possono essere l’anticamera dell’orgasmo e possono essere molto lontane dall’apparato genitale. Procedere a dei massaggi reciproci è sicuramente molto utile approfondire la conoscenza del corpo.

I primi rapporti completi avvengono di solito dai 15 ai 20 anni. E’ importante farlo la prima volta con una persona a cui si vuole bene e non per provare. Il primo rapporto fatto senza un coinvolgimento emotivo può essere sgradevole e può condizionare la vita sessuale successiva.

In generale per l’uomo che soffre di eiaculazione precoce è utile posizionarsi sdraiato supino mantenendo la partner in posizione superiore. Inoltre per la donna la posizione superiore può essere fonte di maggiore piacere. Oltre questi concetti generali la posizione deve variare in base alla migliore sensazione di benessere nel momento di intimità. Nell’adulto, il sovrappeso, dolori osteoarticolari, patologie di vario tipo possono consigliare alcune posizioni. Quello che conta è esplorare varie possibilità con il partner e non fermarsi alla stessa posizione per pigrizia.

La fruizione di video pornografici non è pericolosa se fatta con moderazione e considerando che le immagini sono create da attori e non rispecchiano la realtà del rapporto intimo. Nei video pornografici non c’è alcun sentimento, i rapporti hanno tempi e ritmi che non hanno niente a che vedere con la propria sessualità e non devono essere presi a modello. Il piacere fisico è fortemente aumentato da una relazione di affetto e di amore che non è presente in questo tipo di video. Va anche detto che in un rapporto di coppia adulto stabile l’energia dedicata all’uso di materiale pornografico può distogliere energia dal rapporto di coppia. In tal caso si può considerare sconsigliata.

La masturbazione non è dannosa e può essere un modo del giovane di esplorare il proprio corpo per poter affrontare con maggiore serenità un rapporto di coppia. In un soggetto adulto può distogliere energia dall’intimità di coppia e può quindi essere controproducente.

L’uso delle parole durante l’attività sessuale è gradito da alcuni e non da altri. Si possono usare parole dolci o più forti. In un rapporto di coppia stabile si può chiedere al partner di parlare di più o di meno e verificare se questi cambiamenti inducono irrigidimento o piacere ed eccitazione. Sperimentare con delicatezza è sempre utile.

I profilattici sono sempre una barriera che riduce la sensibilità e le sensazioni provate in un rapporto sessuale. E’ peraltro essenziale per ridurre il rischio di trasmettere infezioni e di avere gravidanze indesiderate. Per ridurre il fastidio è necessario provare molti modelli di profilattico perché alcuni possono risultare molto stretti, altri non srotolarsi bene, altri essere sgradevoli in quanto lubrificati o ruvidi. E’ necessario investire un po’ di soldi per confrontarli tra loro.

Il rapporto sessuale non dovrebbe essere fatto sempre nello stesso luogo della casa o nella stessa ora del giorno. Nel soggetto adulto al mattino le erezioni sono favorite dai meccanismi di stimolo spontaneo notturno per cui possono essere suggeriti rapporti mattutini. Nel giovane non esistono limitazioni orarie mentre è importante evitare rapporti in luoghi che generano stress, dove possono sopraggiungere persone inaspettate o dove non è possibile mettersi comodi.

Il rapporto occasionale è sempre fonte di stress. E’ più facile imbattersi in un partner critico o insoddisfatto. E’ anche più rischioso per la trasmissione di infezioni. Molte sensazioni piacevoli che derivano dal contatto corporeo e dalla conoscenza reciproca aumentano con il tempo. I rapporti di coppia devono quindi prolungarsi nel tempo per poter essere apprezzati. Solo partners duraturi possono far vivere esperienze profonde e coinvolgenti.

Alcuni possono eccitarsi con una carezza in un punto preciso del corpo o con un semplice bacio o massaggio. Il lobo dell’orecchio e l’interno coscia sono aree molto sensibili. Dimentichiamo che l’eccitazione provenga solo dal coinvolgimento dell’apparato genitale.

Il maschio come la femmina ha un apparato genitale complesso che cresce durante la pubertà. Un controllo andrologico è suggerito nei primi anni di vita per capire se l’apparato è in ordine, in assenza di processi infiammatori nascosti o potenziali fattori di disturbo successivo. In seguito è auspicabile una visita andrologica ad inizio, metà e fine pubertà (di solito 11, 14 e 17 anni). Poi è importante una consultazione appena iniziano i primi rapporti sessuali per chiarirsi molti dubbi che possono insorgere, evitare gravidanze indesiderate e infezioni sessualmente trasmesse. Il controllo successivo può avvenire quando si avvicina la ricerca di figli. Infine dopo i 50 anni tutti gli uomini dovrebbero fare controlli periodici della prostata e del testosterone.

Si, soprattutto nei primi anni di vita per abituarlo ad un rapporto sereno con lo specialista. Molti problemi relativi alla crescita e allo sviluppo genitale si amplificheranno in seguito ed i ragazzi che hanno vissuto una esperienza gradevole con l’andrologo saranno preparati a farsi visitare appena avranno un problema. I genitori devono accompagnarlo alla prima visita consapevoli che non sarà traumatizzante ma conoscitiva.

La prima visita del giovane che vuole esplorare la crescita e lo sviluppo, compreso lo sviluppo genitale e il potenziale di fertilità, dovrebbe essere fatta dall’andrologo-endocrinologo. Questo specialista infatti conosce la pubertà e lo sviluppo in tutte le sue sfaccettature compreso l’aspetto psicologico, ormonale e metabolico. L’urologo è una figura specialistica esperta della via urinaria e della parte chirurgica genitale e sarà coinvolta in un secondo tempo qualora fosse necessaria. Molti problemi genitali e di sviluppo si possono risolvere con trattamenti medici o con la semplice attesa.

La scomparsa del desiderio nell’uomo, dopo anni di rapporti soddisfacenti, è spesso legata a problemi organici. Per prima cosa la riduzione del testosterone nel sangue. Dopo i 50 anni un 10 % circa dei maschi ha un calo del testosterone. Il problema può essere risolto con una terapia da parte dell’andrologo-endocrinologo. Ci sono poi molti casi di malattie che interferiscono con il desiderio, tra queste l’obesità, malattie cardiovascolari e urinarie o malattie croniche. In tal caso gli ormoni sono modificati dallo stress o da farmaci utilizzati di routine. Infine qualsiasi tensione di coppia o problemi legati al contesto familiare possono far scomparire il desiderio. E importante non pensare subito ad un tradimento e confidare nel fatto che una buona diagnosi effettuata dall’andrologo spesso apre la strada ad una soluzione completa del problema.

Le preoccupazioni quotidiane possono essere responsabili di una forte calo del desiderio sessuale. Alcuni recenti lavori scientifici dimostrano che anche per la donna il livello di testosterone condiziona la libido. Ogni fonte di stress può ridurre questo ormone. La donna moderna si fa carico di molte attività che la sua capacità gli permette di gestire mentalmente ma il corpo può sottrarre energie alla sfera intima per dirottarle sulle urgenze. Anche la menopausa contribuisce a far calare il desiderio se riduce la lubrificazione della regione genitale, portando a rapporti dolorosi e poco piacevoli. Infine anche nella donna come nell’uomo la responsabilità può essere attribuita a una tensione eccessiva nel contesto familiare.

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