Il dolore testicolare può essere il primo segnale riferito al medico di un disturbo che nasconde patologie anche gravi per il giovane adulto, come una prostatite, un tumore testicolare, crisi subtorsive, testicoli eccessivamente retrattili. L’approccio non deve essere una semplice attesa con somministrazione di antibiotici o antiflogistici ma una diagnosi accurata.
Spesso una infezione della via seminale si localizza all’interno della ghiandola prostatica e percorre a ritroso il dotto deferente fino ad arrivare nel testicolo. In casi gravi si può assistere ad una vera infezione testicolare definita orchite. E’ possibile fare diagnosi con un’ecodoppler accurato della via seminale e con un eventuale esame colturale dello sperma che identifica batteri che hanno colonizzato l’apparato.
Altre volte la causa del dolore risiede nella mobilità del testicolo stesso che può essere soggetto a rotazione del cordone al quale è appeso e nel quale scorrono vasi e nervi. Una rotazione involontaria di questa corda può causare una assenza di apporto di sangue arterioso nel testicolo con dolore più o meno rilevante che si verifica ad intervalli regolari.
La presenza di un nodulo testicolare o di una cisti dell’epididimo possono a loro volta essere causa di dolore testicolare.
E’ opportuno fare diagnosi differenziale tra queste ed altre cause meno comuni per poi decidere il il trattamento ideale.
Spesso la causa è solo un’aumentata sensibilità dell’epididimo o una posizione anomala dello stesso nella borsa scrotale. In tali casi può essere sufficiente un approccio mininvasivo che si avvale dell’uso di antiinfiammatori somministrati per via transcutanea non invasiva.