Andropausa: la diagnosi corretta
Non c’è accordo sui valori di T considerati bassi. Attualmente si ritiene che la terapia sostitutiva con Testosterone debba essere offerta a tutti i pazienti con livelli di Testosterone totale <8 nmol/L e che invece non sia indicata in soggetti con livelli >12 nmol/L.
Esistono i valori intermedi tra questi appena riportati che lasciano un margine di incertezza se il paziente abbia o meno un ipogonadismo cioè una carenza di testosterone.
Quando il Testosterone totale è tra 8 e 12 nmol/L, se vi sono sintomi tipici dell’ipogonadismo, è necessario andare a vedere il livello della proteina di trasporto del Testosterone: l’SHBG.
Questa proteina può variare in corso di alcune patologie e, dal momento che lega in modo tenace l’ormone in circolo, lo rende meno disponibile per l’organismo.
Pertanto, con l’aumento dell’SHBG avremo meno testosterone disponibile. Ciò avviene in caso di epatopatie, ipertiroidismo, uso di farmaci antiepilettici.
Con la riduzione dell’SHBG avremo più testosterone disponibile. Ciò avviene in caso di obesità e ipotiroidismo.
Un DOSAGGIO DELL’SHBG è importante per impostare una cura efficace in casi di incertezza sulla presenza della cosiddetta “Andropausa”.